Progetto 0-6
Fra le prospettive pedagogiche che qualificano i servizi educativi ASIF Chimelli la continuità educativa rappresenta un elemento fondamentale.
Parlare di continuità significa sottolineare la natura ecologica e contestuale dello sviluppo infantile: il bambino non è un essere che vive disgiuntamente in diverse realtà, ma è una persona che abita vari contesti, ognuno con le proprie specificità, influenzandoli e venendone a sua volta condizionato (Brofenbrenner 1979). Il percorso di crescita che un bambino attraversa da zero a sei anni, e non solo, è frutto di una costante relazione fra questi vari ambienti: da quello familiare, con cui si confronta quotidianamente, a quelli più allargati come il nido, la scuola dell’infanzia, fino alle risorse formali e informali del territorio.
La coerenza e il dialogo fra i diversi luoghi di vita rappresentano una condizione fondamentale per il benessere e la crescita (Galardini 2019): è nello scambio, il raccordo, il confronto, l’attivazione di reti fra i diversi contesti che un bambino può maturare, apprendere e, poco alla volta, riconoscersi a sua volta parte della propria comunità di riferimento. La prospettiva della continuità educativa riguarda anzitutto la relazione fra i nidi e le scuole dell’infanzia.
Fin dalla sua fondazione, ASIF Chimelli si è impegnata ad attivare uno scambio fra queste due agenzie educative offrendo anzitutto uno stile gestionale condiviso e un coordinamento pedagogico unitario. A partire dalla progettazione accurata delle esperienze di raccordo e dall’attivazione di un confronto sempre più sistematico fra educatori e insegnanti che operano nei due servizi, ASIF ha fatto proprio il “principio della coerenza educativa” recentemente sottolineato anche a livello provinciale dalle Linee guida in materia di continuità (2017).
Pur nel riconoscimento delle specificità di nido e scuola, questo paradigma impegna entrambi i servizi nell’andare verso la condivisione di stili educativi congruenti, costruiti su valori comuni di riferimento, al fine di offrire ai bambini che frequentano sia il nido che la scuola dell’infanzia un percorso non segmentato e frammentato, ma unitario che dalla nascita ai sei anni li accompagni nella costruzione della propria identità. Tessere quello che Susanna Mantovani ha definito un “filo conduttore coerente”, capace di restituire a ciascun bambino il senso della propria crescita pur nel naturale cambiamento (1986), rappresenta oggi una prospettiva imprescindibile, sancita anche a livello normativo dal decreto legislativo n. 65 del 2017 e dalla legge 107 del 2015 che hanno previsto l’Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita ai sei anni.
Quello che il legislatore auspica è un cambiamento sostanziale nell’organizzazione e nella progettualità dei servizi per la fascia zero-seri anni: nidi e scuole dell’infanzia vanno considerati parte di un unico sistema in cui le diverse parti, pur mantenendo le proprie peculiarità, devono trovare integrazione facendo riferimento a principi comuni, primo fra tutti quello di garantire a tutti i bambini e a tutte le bambine pari opportunità di educazione, istruzione, cura, relazione e gioco favorendone lo sviluppo in un processo unitario
Promuovere continuità educativa e costruire una sempre maggiore sinergia e coerenza fra nidi e scuole dell’infanzia per ASIF Chimelli rappresenta una grande responsabilità: nel passaggio da un servizio ad un altro, bambini e famiglie devono poter ritrovare dei contesti in dialogo, impegnati in attività di progettazione, coordinamento e formazioni comuni al fine di garantire stili, pratiche, situazioni quotidiane ispirate da una idea coerente di bambino, di cura, di educazione.